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Nella tarda serata di ieri il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato un’intervista nel corso della trasmissione Tiki Taka, in onda su Italia 1 e condotta da Pierluigi Pardo. La redazione di Napolisoccer.net ha sintetizzato la chiacchierata per i propri lettori.
Che gioia è stata regalare una notte come quella di Milan-Napoli ai napoletani?
“E’ importante per i tanti napoletani che vivono al nord e subiscono gli sfottò, avranno potuto avere anche loro, per una volta, uno sguardo altezzoso. E’ un regalo che abbiamo fatto ai napoletani di Napoli, ma non solo. Lavoriamo per tutti loro”.
Ha detto qualche settimana fa di non criticare Sarri, ma di criticare lei. Ha fatto da scudo?
“S’ignora troppo spesso che quando arriva qualcuno nuovo si deve amalgamare. Le prime partite sono sempre un punto interrogativo e servono grande pazienza e nervi saldi. I tifosi vogliono tutto e subito, anche i media se la sono presa con Sarri dicendo che ha fatto principalmente Serie C e Serie B e un solo anno di A. Io invece ero convinto e ne sono conquistato, perciò dicevo prendetevela con me se dovete prendervela con qualcuno”.
Come si fa a non parlare di Scudetto?
“Io sono molto scaramantico, ma non è un problema. Il tifoso può dire tutto, il presidente deve stare con i piedi per terra, le insidie sono tante e gli avversari sono tanti. Possono esserci infortuni, squalifiche, le variabili sono tante nel calcio”.
In città nessuno cambierebbe Insigne con un altro attaccante di serie A.
“Insigne è fantastico quando si unisce a Higuain, un napoletano con un argentino. Avevamo bisogno di un esponente del mondo napoletano, lui è perfetto, ha una bellissima famiglia e ha trovato il fiuto del gol con Sarri che l’ha sistemato in un 4-3-3 a lui più adatto”.
Cosa sente di rispondere a chi dice che Sarri è un ripiego?
“Avevo pensato a Klopp, in seguito a uno spagnolo per continuare questa sequenza perché molti giocatori sono spagnoli e poi a Mihajlovic e Sarri. Mi piaceva il piglio di Sinisa, ma al secondo incontro mi disse ‘Presidente, lei è scomparso per due settimane’. Questi toni come se dovessi essere a disposizione sua 24 ore al giorno tra cinema, parchi a tema, la Cina e gli Usa…mi affrontò seppur educatamente ma non mi piacque, non è che non ho niente da fare. Avevo bisogno di un umile professore come Sarri. Poi l’ho conosciuto, è uno che legge. Ora devo convincerlo a smettere di fumare, io fumavo più di lui, questa è una sfida. Maurizio con l’Empoli ha pareggiato a Napoli e poi ci ha battuto 4-2: i media l’hanno eletto come una sorpresa, ma non era una cosa estemporanea, bensì il frutto di un lavoro concreto e così l’ho chiamato. Mi ha conquistato con la sua intelligente semplicità. E’ una persona anche sofisticata, quando sento parlare di tuta dico: facciamola finita, sembrano ridicoli con una cravatta che non sanno neanche portare. Benitez mi diceva che i vestiti su misura non gli permettevano di muovere le braccia in campo”.
Rifarebbe il contratto di un anno a Sarri?
“Ai giornalisti piace inventarsi le cose per tirare a lungo con le proprie cose. Sarri ha un contratto che io faccio sempre anche nel cinema, un anno con cinque opzioni per cinque anni. Ogni mese di aprile io ho il diritto di esercitare l’opzione per riconfermarlo. Non per un vantaggio mio, ma anche per lui se un domani dovesse venire e dire che la sua avventura qui è finita e non può dare più niente d’interessante. In questo modo eviteremmo di capire come lasciarlo andare. I contratti sono bilaterali, si fanno in due”.
Saranno mesi importanti i prossimi.
“Nei prossimi mesi saremo impegnati nell’avventura dello stadio. Sto poi cercando con l’aiuto della Regione un posto di circa 20 ettari nel quale investire con miei soldi: un luogo per un grande vivaio con 10 campi e un albergo, raggiungibile con la Circumvesuviana, per tutti i ragazzi da Napoli a Sorrento”.
Redazione Napolisoccer.net